
Atomica Bionda
La critica del criticone...
1989, Lorraine Broughton è una spia britannica mandata a Berlino con lo scopo di recuperare una lista contenente i nomi di colleghi che stanno facendo il doppio gioco. Dovrà collaborare con David Percival, che opera da dieci anni nella città ancora divisa dal muro.
Un film a tratti stupefacente…non perché la trama sia chissà quanto originale, ma per come è stato girato in quanto una spy story della serie “chi inganna chi?” si è già vista tante volte oramai. Il regista David Leitch già responsabile del film John Wick con Keanu Reeves realizza un vero e proprio spettacolo per gli occhi e non solo: scenografie, luci, costumi, colonna sonora revival anni 80’, un circo del divertimento e lo realizza soprattutto con una maestria e una padronanza impeccabile da vero artista consumato dello strumento cinematografico.
Se ne parlerà molto di questo film, soprattutto per alcune scene "studiate a tavolino" e tra dieci anni sarà un vero e proprio cult al pari di molte altre pellicole del genere action.
Il cast azzeccatissimo di certo ci mette del suo, a partire da James McAvoy, John Goodman, fino a Sofia Boutella e Charlize Theron protagonista assoluta è in completo stato di grazia, dopo il bellissimo e faticoso ruolo di “Furiosa” in Mad Max – Fury Road sembrava avesse dato il massimo, ma qui raggiunge vette se possibile ancora più alte assurgendo a ruolo di icona e bisogna dire che fa veramente di tutto sullo schermo, tant’è che si parla di mesi e mesi di allenamenti durissimi e due denti rotti sul set.
Per finire, il lungo piano sequenza di combattimento a due (ripresa senza stacchi di montaggio) sul pianerottolo delle scale e nell’appartamento poi è a dir poco da antologia.
F.S.
del 09 settembre 2017